Leopoli-Львів-Lviv, Kiev-Київ-Kyïv, Odessa-Одесса-Одеса, Užhorod/Ужгород (Ucraina-Ukraine-Україна) – Cosa vedere, storia, foto e video
Ucraina-Ukraine-Україна
L’Ucraina (in ucraino Україна) è uno Stato dell’Europa orientale con una superficie di 603 700 km² in cui risiedono 45 448 329 abitanti al 2012 e la sua capitale è Kiev. Ha uno sbocco sul Mar Nero a sud e confina con la Russia ad est, la Bielorussia a nord e con Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania e Moldavia ad ovest.
La lingua ufficiale è l’ucraino. Molto diffuso nelle regioni orientali e nel sud (in particolare in Crimea) il russo, che nella Repubblica autonoma di Crimea è anche lingua ufficiale assieme al tataro di Crimea.
La Crimea, assieme alla città autonoma di Sebastopoli, ha dichiarato unilateralmente l’indipendenza l’11 marzo 2014 ed è in via di annessione alla Russia,[3][8] anche se il governo ucraino non riconosce nessun atto del parlamento della Crimea, che è stato sciolto dalle autorità ucraine il 16 marzo e dal 20 marzo viene considerato dall’Ucraina “territorio temporaneamente occupato”. Tuttavia dall’8 settembre 2014 le guardie di frontiera ucraine presenti nell’Oblast’ di Cherson richiedono ai cittadini ucraini il passaporto o la carta d’identità ucraina se si recano nella penisola.
Il 7 aprile 2014 anche l’Oblast’ di Donec’k ha dichiarato unilateralmente l’indipendenza dall’Ucraina in seguito a un referendum, e pochi giorni dopo l’autonominato presidente della Repubblica Popolare di Donetsk Pavel Gubarev ha dichiarato la futura annessione alla Russia.
Il 27 giugno 2014 il presidente ucraino Petro Porošenko a Bruxelles ha firmato l’Accordo di associazione tra l’Ucraina e l’Ue
Etnie
L’Ucraina ha una vasta varietà di gruppi etnici, il maggiore dei quali è quello ucraino, seguito dalla numerosa minoranza russa, che non coincide però con la più ampia popolazione russofona. Altre etnie minoritarie sono i bielorussi, i rumeni, i tatari di Crimea, gli ungheresi, i polacchi, gli ebrei, gli armeni, i greci, i tatari e molti altri ancora, tra cui non mancano rom, tedeschi, popolazioni caucasiche e turche.
Seguono le percentuali dei gruppi etnici in Ucraina secondo il censimento del 2001:
Ucraini 77,5%,
Russi 17,2%,
Rumeni e Moldavi 0,8%,
Bielorussi 0,6%,
Tatari di Crimea 0,5%,
Bulgari 0,4%,
Ungheresi 0,3%,
Polacchi 0,3%,
Armeni 0,2%
Greci 0,2%,
Tatari 0,2%,
altri (Rom, Azeri, Georgiani, Tedeschi, Gagauzi ed altri ancora) 2,5%.
Kiev-Київ-Kyïv (book fotografico e video)


Kiev (in ucraino: Київ) è la capitale e la maggiore città dell’Ucraina. Conta 2,6 milioni di abitanti, anche se il grande numero di immigrati interni non registrati può probabilmente portare la cifra a circa 4 milioni.
La città dispone di tre linee della metropolitana (lunghezza totale 65,8 km). La ‘città vecchia’ è costruita sulle colline che sovrastano il fiume Dnepr. Nei fine settimana le strade di Chreščatyk (il centro della città) vengono chiuse al traffico automobilistico e riservate ai pedoni. Molto interessante anche la zona ‘Podil’.
Indipendenza dell’Ucraina
Dopo 57 anni passati come capitale della RSS Ucraina dell’Unione Sovietica, Kiev nel 1991 divenne la capitale dell’Ucraina indipendente.
La Rivoluzione arancione
Il 23 ottobre 2004 a Kiev vi fu una manifestazione a sostegno del candidato presidenziale ucraino Viktor Juščenko. La manifestazione era stata organizzata davanti alla Commissione elettorale centrale sulla piazza Lesia Ukrainka. Nella manifestazione partecipavano circa duecentomila dimostranti provenienti da tutta l’Ucraina.
Manifestazioni di Euromaidan.
Dal 21 novembre 2013, a seguito della sospensione dell’accordo di associazione tra l’Ucraina e l’Unione europea voluta dal governo del presidente Viktor Janukovyč, migliaia di manifestanti, sostenuti dai principali partiti di opposizione di destra si riunirono in Piazza dell’Indipendenza per protestare contro il presidente filorusso. Dopo mesi di scontri (che provocarono la morte di centinaia di manifestanti e di poliziotti), il 22 febbraio 2014 Janukovyč venne deposto dal nuovo parlamento.
Edifici religiosi
Cattedrale di San Vladimir
Kyevo Pečers’ka Lavra
Chiesa del refettorio
Chiesa delle Decime
Edifici civili
Palazzo Mariinskij
Casa delle Chimere
Piazze
Majdan Nezaležnosti
Užhorod (book fotografico e video)
Ci siamo lasciati a Budapest …
“Dopo questa parentesi ungherese è arrivato il momento di cambiare aria e nazione!
Dalla stazione Nyugati di Budapest alle ore 07:23 prendo il treno diretto per la piccola cittadina di Zahony che conta meno di 5.000 anime ma crocivia tra Unione Europea/NON Unione Europea con la sua dogana tra Ungheria e Ucraina“
Sceso dal treno mi ritrovo nella stazione di Zahony!
Non proprio un posto molto raccomandabile sia per facce che vedo ma anche dai movimenti strani si capisce benissimo che da queste parti c’è qualcosa di “caldo”.
Qui siamo ancora in Unione Europea visto che l’Ungheria fa parte dei 28 paesi membri dell’UE ma a pochi chilometri da me si intravede già l’Ucraina. Un paese spaccato in due dopo il 21 novembre 2013 quando iniziarono le prime manifestazioni Euromaidan proprio a Maidan Nezalezhnost (la piazza Indipendenza nel centro di Kiev) che divisero la popolazione ucraina prevalentemente in due: quella occidentale a favore dell’UE e quella orientale più filorussa e quindi contro l’UE.
La mia meta per questo primo pomeriggio è Užhorod in Ucraina o come scrivono dall’altra parte della frontiera Ужгород. La prima cosa che devo fare è andare via da questo postaccio a maggior ragione se viaggi da solo, hai 2 trolley, un borsa porta notebook, un Samsung S6 come smarphone e uno zaino con dentro tutta la roba per la fotografia e il video come la mia inseparabile reflex Canon 700D con i vari obiettivi, una GoPro silver 4 appena sfornata e una videocamera.
Non passo certamente inosservato qui! Per questo motivo mi dirigo subito fuori la stazione ferroviaria per prendere un taxi più o meno ufficiale che mi porti fino alla dogana ungherese per fare tutti i controlli di routine e da li poi oltrepassare a piedi anche la Ucraina.
Arrivato fuori la stazione vengo accerchiato da 2/3/4/5 uomini che a loro dire fanno la tratta stazione centrale/dogana abusivamente al costo di 5/10 € ma non mi sembrano facce molto raccomandabili e allora temporeggio un pò fino a quando alle mie spalle sento una coppia sulla cinquantina parlare tra di loro in ucraino e dire un paio di volte la parola magica Užhorod, Užhorod, Užhorod!! A questo punto con un pò di incoscienza ma tanto spirito di avventura sfoggio le mie quattro parole di russo imparate per sopravvivere nelle zone dell’ex unione sovietica e gli faccio capire che anche io devo andare ad Užhorod e se era possibile avere un passaggio direttamente fino alla città! Da qui arriva la controproposta loro direttamente in moneta ucraina di 100 grivnie pari a 3,70€ visto che il cambio ad agosto 2015 è di circa 1€ = 27 UAH.
Senza pensarci su due volte rispondo in modo affermativo Да Да Да, poso i bagagli dentro la loro “nuovissima” macchina e ci incamminiamo verso la dogana ma neanche il tempo di fare 100 metri e la coppia di coniugi fanno salire in macchina un altro uomo fermo in una specie di bar che ovviamente si siede accanto a me sui sedili posteriori. A questo punto faccio un pò di mente locale e rifletto che se riesco ad arrivare veramente a Užhorod ho avuto una gran botta di fortuna perchè con una minima spesa evito di oltrepassare a piedi due dogane ma in caso contrario rischio di rimanere in balia di questi perfetti sconosciuti che possono derubarmi di tutto e lasciarmi in mutande!
Arrivati alla dogana ungherese attendiamo circa 20/25 minuti e subito dopo mi ritrovo la dogana Ucraina dove l’attesa si protrae per circa un’ora ed è proprio qui che cerco di capire un pò la situazione: la coppia di coniugi parlano rigorosamente solo ucraino invece tramite l’uomo che è seduto al mio fianco che parla anche inglese riesco a capire che lui fa spesso questa tratta e viaggia quasi sempre con passaggi di fortuna ma a differenza mia si fermerà una decina di km prima di Užhorod.
A questo punto capisco che tutti e due siamo nella stessa barca e iniziamo a dialogare un pò e scopro che è un appassionato di musica italiana e ama Celentano, Toto Cutugno e Riccardo Fogli e inizia a cantarmi qualche pezzo in italiano che filmo subito con la mia GoPro.
Cantando i grandi classici della canzone italiana passiamo la dogana Ucraina e il signore al mio fianco viene accompagnato a Čop (Чоп in Ucraino) ovvero la prima cittadina subito dopo la frontiera così rimango da solo con i due coniugi e ci incamminiamo finalmente verso Užhorod!
Lungo il tragitto la coppia tenta di parlare in ucraino con me e una volta comunicato il nome del mio hotel a loro dire stiamo marciando direttamente verso l’Olymp Hotel ma dai loro dialoghi ho la vaga sensazione che stanno tentando di fregarmi e depositarmi nel primo hotel di Užhorod in modo da sbarazzarmi di me e prendersi i soldi.
Per non tirare troppo la corda faccio il finto tonto, mi faccio lasciare in questo fantomatico hotel, prelevo al bancomat un pò di moneta locale, pago le 100 grivnie pattuite e subito dopo i signori vanno via! Ovviamente non appena entro in hotel e chiedo informazioni alla reception mi confermato la mia prima sensazione: non si tratta dell’Olymp Hotel ma di un altro hotel e quindi faccio chiamare direttamente dalla signorina un taxi e con 20 grivnie circa 0,80 € finalmente arrivo a destinazione.
Il book fotografico di Užhorod

Užhorod (in ucraino: Ужгород) è una piccola cittadina di circa 110.000 abitanti dell’Ucraina occidentale al confine con la Slovacchia e l’Ungheria. E’ attraversata dal fiume Už (Уж) ed è capoluogo dell’Oblast’ (regione) della Transcarpazia.
Proprio a causa della posizione di frontiera e della moltitudine di etnie che vi hanno vissuto nel corso dei secoli, la città si è arricchita di numerose denominazioni: in ucraino Ужгород (Užhorod), in ruteno Ужгородъ (Užhorod”), in russo Ужгород (Užgorod), in slovacco e ceco Užhorod, in ungherese Ungvár, in tedesco Ungwar o anche Ungstadt ed altre traslitterazioni meno scientifiche, ricalcate sul toponimo russo (quali Uzhgorod, Ushgorod, Uzgorod ecc.), godevano di una certa diffusione ai tempi dell’Unione Sovietica.
Se avete intenzione di visitare la cittadina dovete mettere in conto che non siamo certamente a Lviv, Odessa oppure a nella capitale Kiev.
Il turismo da queste parti non è certamente una fonte di ricchezza primaria e i turisti che si vedono in giro sono veramente pochi! Tanto per farvi un’idea basta digitare su google il nome della città e potete ben capire dai risultati che in pochissimi sono stati in questo posto e ancora di meno hanno recensito o scritto qualcosa.
Come tutte le città poco turistiche ci sono i pro e i contro:
I pro:
- Prezzi dei taxi bassi (una tratta i 4/5 km circa 20 grivnie – 0,7/0,8 €)
- Prezzi dei ristoranti bassi (zuppa borsch, pane e birra 0,5 cl circa 50 grivnie – 2€)
- Prezzi degli hotel bassi (un 4 stelle con piscina e sauna l’ho pagato 220 grivnie – 8€)
- Puoi goderti la città senza troppo caos
- Girovagando potrai mescolarti con la popolazione locale visto che ci sono pochi turisti
- Il turista è trattato bene e viene rispettato
- Si mangia bene
I contro:
- Se non conoscete almeno qualche parola in russo e leggere il cirillico siete veramente messi male! La nuova generazione parla in linea di massima l’inglese ma le persone dai 40 anni in su decisamente no! I problemi possono nascere quando vi sedete in un ristorante e vi portano il menu rigorosamente tutto scritto in cirillico, quando dovete prendere un taxi e nel 99,9% dei casi non parlano inglese, quando dovete comprare qualcosa o quando perfino nell’hotel parlano un inglese maccheronico! Prima di entrare in Ucraina specialmente se viaggiate da solo come me vi consiglio di imparare almeno i numeri e le parole “salvavita” come quanto costa, devo andare alla stazione dei treni, portami in hotel, acqua, birra, ecc ecc.
- Se viaggiate specialmente da soli come me evitate i vicoli bui, evitare di trovarvi sia di giorno e ma specialmente di notte in zone malfamate e camminate sempre nelle vie principali. Ammetto che di tutto ciò non ho fatto completamente nulla perchè in quanto “malato” di fotografia e video mi piace addentrarmi tra i vicoletti più internati ma dopo la mia esperienza a Užhorod posso sicuramente dirvi che come tutti o cittadine non turistiche il turista è guardato con un occhio particolare! Durante il giorno andavo in giro con lo zaino da battaglia con tutta l’attrezzatura per foto/video dentro ma evitavo di tenere per lunghi periodi la reflex al collo. La notte invece anche a causa dell’illuminazione veramente molto molto scarsa per non espormi troppo andavo in giro come un semplice cittadino con una tracolla e dentro un il cellulare (se avete una buona fotocamera incorporata è ancora meglio perchè specialmente di sera fare delle belle foto è un problema) e per fare qualche video la GoPro.
Cosa vedere
La stazione ferroviaria vale la pena di essere vista! Se arrivate o ripartite in treno da/per Kiev, Lviv, Chernivtsi, Simferopol, Odessa, Kharkiv, Mosca non potete fare a meno di scattare qualche foto! Tipica struttura ex sovietica che ha avuto un restyling nell’ottobre 2004. Si trova su piazza Heorhiy Kirpa.
Il Castello di Uzhgorod (ucraino: Ужгородський замок) è una vasta cittadella su una collina. I primi edifici in pietra sul sito del castello sono datati al XIII secolo. E’ una struttura difensiva rettangolare con bastioni romboidali che richiamavano i castelli del Sud Italia.
La cattedrale dell’Esaltazione della Croce è una chiesa bizantino-rutena, la chiesa madre dell’eparchia di Mukačeve. È dedicata all’Esaltazione della Santa Croce. La chiesa fu costruita in forme barocche nel 1646 a cura dei padri della Compagnia di Gesù grazie a donazioni provenienti dalla nobile famiglia Drugeth. Subì alcuni danni durante la guerra di indipendenza di Rákóczi (1703-1711). Fu ricostruita sempre in forme barocche fra il 1732 e il 1740. Dopo che la Compagnia di Gesù fu soppressa nel 1773, l’imperatrice Maria Teresa d’Austria concesse ai cattolici di rito bizantino di prendere possesso della chiesa. Nel 1779 fu ricostruita a cura dell’architetto Gilebrand. Nel 1799 fu realizzata l’iconostasi. Durante il periodo sovietico la chiesa fu espropriata a favore della Chiesa ortodossa. Il 10 ottobre 1991 la Chiesa greco-cattolica rutena e l’eparchia di Mukačeve ottennero il riconoscimento dello Stato e la cattedrale fu riconsegnata ai cattolici. Il 29 giugno 2003 le reliquie del beato Teodoro Romža sono state traslate nella cattedrale.
La sinagoga venne costruita nel 1904 in stile neomoresco venne vandalizzata dai nazisti durante la seconda guerra mondiale, ma non demolita, nel dopoguerra è stata restaurata e riadattata a sala da concerto, destinazione che conserva tuttora.
La Cattedrale del Cristo Salvatore è la principale chiesa ortodossa in Transcarpazia e si trova nella piazza Cirillo e Metodio. Alta 60 metri ha cinque cupole ed è stata costruita nel 1990 dopo la cattedrale di Santa Croce è stata restituita alla Chiesa cattolica rutena. Il moderno edificio può contenere fino a 5000 fedeli e nel suo piano terra contiene una cappella dedicata alla Esaltazione della Santa Croce. La cattedrale appartiene alla Chiesa Ortodossa Ucraina (Patriarcato di Mosca). Nel 2008 la struttura è stato perquisita dalla National Security Agency per sospetto di attività separatiste.
Il fiume Už (ucraino: Уж) è un fiume dell’Ucraina e della Slovacchia. Il suo nome proviene dal dialetto Antico slavo e significa “serpente”. Il fiume è ghiacciato per buona parte dell’inverno ma durante il periodo estivo i cittadini di Užhorod si recano al fiume per pescare o farsi un bagno. Ovviamente si tratta di un fiume e da quello che ho visto non è poi proprio così pulito ma se vivi da queste parti e non la possibilità di recarti nella lontana Odessa se hai un pò un grande spirito di adattamento puoi immergerti in queste acque non proprio limpidissime
Dopo due giorni di avventura ad Užhorod tra passaggi di fortuna, castelli, fiumi, chiese ortodosse e sinagoghe riadattate in sala concerto, adesso è arrivato il momento di rifare le valigie e andare alla stazione ferroviaria! Mi aspetta il treno delle 23:50 che mi porterà alle ore 06:20 presso l’incantevole la città del leone: Leopoli (in ucraino: Львів e traslitterato L’viv, in russo Львов e traslitterato L’vov)!
Dimenticavo …. Ci sono tre tipi di carrozze sui treni a lunga distanza in Ucraina e in tutti gli stati dell’ex unione sovietica: prima classe (SV), seconda classe (Coupe’) e terza classe (Platzkart) e in alcuni treni ci sono anche le carrozze cosiddette “con posti a sedere”, ovvero senza cuccette. Nelle carrozze di prima classe ci sono 2 letti in uno spazio riservato (cuccetta), in seconda classe ci sono 2 letti superiori e 2 letti inferiori in uno spazio riservato (cuccetta), in terza classe ci sono 4 letti in uno spazio non riservato (le cuccette sono aperte). Visto che la tratta in questione non aveva la prima classe ho deciso di comprare tutti e 4 i posti in cuccetta in seconda classe con 447,04 grivnie circa 16,50€ in modo da non condividere la cabina con nessuno e poter dormire tranquillamente per tutta la notte!
IL VIAGGIO CONTINUA … NEL PROSSIMO ARTICOLO
Leopoli-Львів-Lviv-L’viv-Lvov (book fotografico e video)

Sceso dal treno mi ritrovo nella stazione ferroviaria di Leopoli!
E’ mattina presto e sono carico di bagagli come un mulo :) Visto il costo della vita e la situazione non ho altra scelta che prendere un taxi! Neanche il tempo di scendere dalla carrozza e aver fatto 20 metri e sono già fermato dal primo uomo che mi propone la tratta fino al mio hotel a 500 grivnie (18,50 €) e con tono sarcastico gli rispondo “non voglio essere accompagnato fino a Kiev oppure Odessa! Ho chiesto soltanto di essere accompagnato in un hotel a Lviv” :)
Camminando camminando..contrattando contrattando…fuori la stazione trovo uno dei pochi taxisti abusivi che parla un buon inglese e pattuiamo la cifra di 60 grivnie (2,25€ circa) e così già alle 06.50 del mattino mi ritrovo in hotel! La settimana prima avevo richiesto il check anticipato e la struttura mi aveva chiesto il 50% in più del prezzo di un pernottamento … cosa che io ho rifiutato! Nonostante ciò chiedo se era possibile effettuare il check in (gratuito) a quell’ora e la signorina della reception mi risponde in modo affermativo visto che la mia camera è libera! Che botta di fortuna!! Il tempo di sistemare i bagagli, farmi una doccia e riprendere il taxi che alle 08:30 sono già operativo in pieno centro storico armato di reflex e GoPro
Leopoli
Leopoli è la culla dell’Ucraina dove lingua e cultura nazionale sono sopravvissute durante le varie occupazioni. Si trova a 70 km dalla Polonia e presenta dei centri urbani completamente trasformati durante l’era sovietica. La città ha circa 700.000 abitanti ma ogni giorno alla popolazione locale si aggiungono circa 200.000 pendolari che raggiungono capoluogo dell’oblast’ (regione) omonimo per lavoro o per studio.
A Leopoli è inoltre sede di un’orchestra filarmonica e del Teatro d’Opera e di Balletto di Leopoli. A partire dal 1998 il suo centro storico è stato inserito nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Quando un’intera città viene inserita nell’elenco dell’UNESCO non è proprio così difficile trovare cose da vedere e/o da visitare durante un soggiorno. Un discorso che vale appieno per Leopoli, quella che viene considerata la più occidentalizzata (meno sovietica) città dell’Ucraina.
La storia di Leopoli inizia con la sua fondazione per volere del principe Halicz Daniele Romanovic nel XIII secolo (1256), che volle intitolarla a suo figlio Lev. A Lviv inizò a batte il cuore commerciale di un territorio di confine e ciò segnò il suo destino di area contesa da predoni, imperi, regni e nazioni: mongoli, polacchi, austriaci, tedeschi e russi si alternarono nel dominio di quest’area dell’Ucraina.
A seguito del disgregamento dell’URSS, nel 1991 Leopoli divenne definitivamente una città ucraina.
Un passato ricco di storia e un’attualità che la vuole centro culturale del Paese: una ricetta ideale per fare di Lviv una città piena di attrazioni da non perdere, tanto da essere paragonata a una delle più belle città del mondo. Leopoli, infatti, è detta “la Firenze dell’Est”.
Di seguito le cose da vedere assolutamente durante una visita a Leopoli:

Città Vecchia – Una visita a Lviv non può che partire da qui: il centro storico e autentico di questa città dell’Ucraina.
Ploshcha Rynok – Il centro del centro è la piazza del mercato, ploshcha Rynok. Su di essa si affacciano molti dei palazzi più belli di tutta l’Ucraina; edifici risalenti al XVI e XVIII secolo voluti dai ricchi mercanti di Leopoli e costruiti secondo gli stili in voga in Europa. Per sottolineare la centralità di quest’area, la piazza ospita anche il Municipio. L’Opera, l’università e l’ex parlamento si trovano in questa zona.
Cattedrale di San Giorgio (cattolica romana) – In ploshcha Rynok si trova anche uno splendido esempio di architettura gotica: la cattedrale cattolica romana di San Giorgio (XIV secolo). Tra le cose da vedere nell’edificio sacro, la Cappella Boyim con le sue incisioni in pietra.
Museo Apteka – Assieme alla farmacia più antica di Leopoli che si trova nello stesso edificio, il museo è testimonianza di una tradizione d’eccellenza nel campo farmaceutico.
Museo storico (Casa Kornjaktaora) – Sempre affacciato sulla piazza del mercato, l’edificio noto come Casa Kornjaktaora è oggi sede del museo storico.
Chiesa della Dormizione (ortodossa)– Con i suoi tetti colorati, la chiesa della Dormizione è un complesso architettonico sacro in stile rinascimentale. Lo compongono la chiesa, la Cappella dei Tre Gerarchi e la torre Kornyakt
Zamok Gora – Per poter godere di una vista panoramica su tutta Leopoli, una cosa da visitare è il punto più alto dell’area di Leopoli: la collina dell’Alto Castello (Vysokyi Zamok). Nel verde e nella natura che domina questa collina, ancora si possono ammirare i ruderi di un’antica fortificazione posta qui per dominare i territori attorno a Leopoli.
Il Teatro d’Opera e di Balletto di Leopoli è un grandioso teatro che ogni anno si apprezza per il folto programma teatrale e di balletto e si trova lungo un viale alberato e alla fine proprio in prossimità del teatro una bellississima piazza.
Questo elenco non esaurisce tutte le cose da vedere durante un viaggio a Leopoli. Per vivere la magica atmosfera d’altri tempi che Lviv regala, non c’è nulla di meglio che recarsi in questa sorprendente città dell’Ucraina.
Dopo due giorni fantastici a Leopoli .. (Львів in ucraino o Львов in russo) dove ho potuto ammirare una città ricca di monumenti e architetture rinascimentali, barocche, neoclassiche, gotiche e medievali che la fanno assomigliare a Parigi (non per niente vi son stati ambientati anche film come “I tre moschettieri”) vado via da questo posto incantevole e da questa atmosfera mitteleuropea e mi dirigo alla stazione ferroviaria!
Alle 21:31 mi aspetta una cuccetta in prima classe per un viaggio notturno lungo 12 ore che mi porterà al mattino nella “Rimini dell’Ucraina” ovvero la città più importante e più turistica del Mar Nero per il popolo dell’Ucraina: Odessa!
IL VIAGGIO CONTINUA … NEL PROSSIMO ARTICOLO (DA PUBBLICARE)
Odessa-Одесса-Одеса (book fotografico e video)
Ci siamo lasciati a Leopoli (Ucraina) …
“Dopo due giorni fantastici a Leopoli .. (Львів in ucraino o Львов in russo) dove ho potuto ammirare una città ricca di monumenti e architetture rinascimentali, barocche, neoclassiche, gotiche e medievali che la fanno assomigliare a Parigi (non per niente vi son stati ambientati anche film come “I tre moschettieri”) vado via da questo posto incantevole e da questa atmosfera mitteleuropea e mi dirigo alla stazione ferroviaria!
Alle 21:31 mi aspetta una cuccetta in prima classe per un viaggio notturno lungo 12 ore che mi porterà al mattino nella “Rimini dell’Ucraina” ovvero la città più importante e più turistica del Mar Nero per il popolo dell’Ucraina: Odessa!”
Dopo 12 ore piene di treno finalmente arrivo ad Odessa! Ho dormito praticamente tutta la notte come un ghiro e adesso mi sento molto carico. La prima classe delle ferrovie ucraine non è per niente male: condividi la cuccetta soltanto con una persona e in linea di massima in queste carrozze non si incontrano persone “strane”.
Il tempo di scendere dal treno, effettuati i soliti patteggiamenti con i tassisti abusivi e con circa 70 grivnie (circa 2,60€) e in 15 minuti di strada finalmente mi trovo presso l’hotel 4 stelle “Vele Rosse” dove pernotterò per i prossimi 3 giorni.
Odessa
Città eclettica di circa un milione di abitanti mostra subito tutte le sue contraddizioni con i suoi palazzoni del regime comunista in contrapposizione con i palazzi sfarzosi dei primi novecento progettati dai famosi architetti italiani. Il centro storico di Odessa è ben delineato e termina affacciandosi sul porto antico della città, ritenuto il più importante del Mar Nero. Grazie al clima mite e alle grandi spiagge è una rinomata e popolare località di villeggiatura. A Odessa convivono vari stili architettonici: rinascimentali e liberty…le cupole dorate e le case dai colori tenui, creano un suggestivo mix che ha il sempre il suo fascino.
Il sottosuolo cittadino invece è attraversato da tunnel che raggiungono la lunghezza totale di centinaia di chilometri, utilizzati in passato come catacombe o nascondigli per contrabbandieri.
Puoi muoverti comodamente a piedi tra boulevard e palazzi “alla francese”, negozietti e giardini. Odessa è una città in continuo fermento, molto viva e ha quasi raggiunto quegli standard di accoglienza e di comodità tipiche delle capitali europee! Sicuramente il Mar Nero non è una meta molto gettonata per noi italiani ma vi assicuro che se cercate un posto per fare vita mondana, visitare bei posti e spendere poco…quello è il posto giusto per voi! Anche grazie agli Europei di calcio del 2012, hanno portato alla ribalta questo Paese finora piuttosto “sconosciuto”, tanto che proprio questo è stata la spinta ideale per far sì che l’Ucraina iniziasse ad aprirsi alla modernità e quindi al turismo.
Nonostante l’impegno e la voglia di scambi e conoscenze, l’approccio con la gente resta piuttosto difficoltoso. Nelle comunicazioni più semplici con persone sopra i 35/40 anni quasi nessuno parla l’inglese e se lo fanno è in modo piuttosto stentato; per quanto riguarda il commercio, l’euro non è ben accetto se non in rarissimi contesti, per cui occorre cambiare nella moneta locale: la Grivnia ucraina (UAH). Il livello di polizia e controlli in città è molto alto anche per il rischio di eventuali tensioni e manifestazioni che potrebbero insorgere proprio nella città di Odessa divisa a metà tra chi vuole annettersi alla Russia e chi vuole l’Europa.
Cosa vedere
Primorsky Boulevard: è sicuramente il viale alberato più conosciuto della città con lampioni in ferro battuto, deliziose panchine e costeggiato da edifici architettonicamente meravigliosi e ben tenuti.
Passeggiando verso la zona occidentale puoi incontrare Palazzo Vorontsov costruito nel 1826 in stile classico, residenza del conte che da lui prese il nome e che divenne il terzo governatore della città. Bellissimo il colonnato situato sul retro che offre una veduta panoramica della città proprio sul porto.

Al lato opposto, invece, nella parte orientale del viale, è visibile il Municipio riconoscibile per le colonne bianche e rosa che lo caratterizzano e la statua di Pushkin, il grande poeta russo, ricordato come “cittadino di Odessa”.
Scalinata Potemkin: conosciutissima in tutto il mondo in quanto location di uno dei film più famosi nella storia del cinema (La corazzata Potemkin), venne progettata dall’architetto italiano Francesco Boffo e conta 192 scalini. L’effetto ottico che si prova alla sommità è decisamente incredibile: i gradini inferiori, infatti, sono più larghi di quelli posti in cima per cui guardando dall’alto si vedono solo dei tratti orizzontali e non gli scalini che la compongono.
Curiosità:
Almeno per noi italiani questo posto è anche conosciuto grazie al ragionier Ugo Fantozzi e dal suo eroico grido di ribellione “Per me, la corazzata Potiomkin è una cagata pazzesca!” nel film “Il secondo tragico Fantozzi”.

Vulytsya Derybasivska: è la strada più commerciale della città dove puoi perderti tra boutique, ristoranti e caffè di ogni tipo. Molto carino è il Giardino pubblico, una piccola oasi di verde gradita e frequentata soprattutto in estate. Proprio davanti ci sono diverse bancarelle, tappa ideale per ogni turista desideroso di portarsi a casa qualche souvenir locale. Curiosa e insolita è la presenza della “dodicesima sedia”, una scultura in bronzo che ha attratto anche la mia attenzione! Si tratta proprio di una vera e propria sedia, fotografata da tutti, che ricorda la figura misteriosa e protagonista di un romanzo satirico di Ilya Ilf e Yevgeni Petrov, intitolato “Le dodici sedie”, ambientato ad Odessa e dalla trama piuttosto singolare.
Dall’altra parte della strada si trova il Passazh, una galleria con copertura in vetro che presenta un’architettura in stile neorinascimentale. Un piccolo capolavoro d’arte con festoni e particolari scultorei di grande effetto!
Cattedrale della Trasfigurazione (Cattedrale Preobrazhensky) è la più imponente e maestosa della città, che si affaccia sulla verdeggiante piazza Soborna.
Odessa è anche un città d’arte e musei:
Il museo archeologico è stato costituito da E.Blamberg nel XVIII secolo, con il sostegno della Società di Storia e di Antichità di Odessa.

Il Museo di Arte Occidentale e Orientale sito in un palazzo del XIX sec è senza dubbio uno dei più famosi e visitati.
A seguire ecco il Museo Pushkin che è ospitato proprio nella dimora abitata dal poeta durante il suo soggiorno a Odessa e il Museo delle Belle Arti di Odessa che raccoglie una collezione molto interessante di arte russa e ucraina.
Da non perdere, infine, il Teatro dell’Opera e del Balletto, vero simbolo della città e uno dei più bei teatri d’Europa, sede degli spettacoli e della rinomata Compagnia del Balletto di Odessa. Se siete appassionati del balletto o della lirica non posso che consigliarvi di andare in questo magnifico teatro: una struttura di stile classico e tradizionale ma di recentissima costruzione con elaborate decorazioni in oro.

Ad Odessa i musulmani hanno una lunga tradizione. La città è stata costruita sul sito di un antico insediamento Tartaro chiamato Hadzhibey. Se andate a Odessa non potete non visitare questa stupenda moschea Al-Salam.
Shopping e cucina
Tantissimi e vari sono i souvenir che si possono acquistare nei negozi o nelle diverse bancarelle del centro. Dagli oggetti della flotta marittima a quelli in legno, dai tessuti ai ricami più esclusivi ai libri (rigorosamente in lingua russa) alle famose matrioske, dai quadri alle specialità gastronomiche della zona (miele, liquori, caviale, ecc). E per gli amanti dei regali davvero esclusivi e originali, non può mancare la sosta in un atelier che vende … spettacolari esemplari di farfalle vive, ne racconta la storia e le loro particolarissime caratteristiche!
Arcadia e le sue spiagge
Essendo una città di mare, Odessa ha molti chilometri di spiaggia ma la parte più famosa è quella sicuramente di Arkadia. Una zona che la sera diventa il quartiere dei divertimenti con le più famose discoteche dell’Ucraina: una sorta di Ibiza del Mar Nero. Non si può andare a Odessa e non vedere Arkadia! Vi consiglio di prendere un taxi e con poche grivnie a prescindere da dove vi troviate sarete trasportati in questo posto pieno di vita e divertimento con circa 70/80 girvnie pari a 3€ circa.
Faccio una piccola premessa: personalmente vivo in Sicilia e quindi in estate non vado mai a fare una vacanza di solo mare all’estero o in Italia perchè le spiagge e l’acqua cristallina che ho a qualche chilometro di distanza da casa mia sono a dir poco eccezionali! Sono notoriamente sempre molto critico per quanto riguarda ciò … ma … per i miei personalissimi parametri e gusti senza ombra di dubbio posso sicuramente dire: NON ANDATE A ODESSA/ARKADIA PER IL MARE!!
Sarà stato forse che ho beccato la settimana dove l’acqua è molto sporca per via dell’eccessiva presenza di turisti o per altro ma l’acqua è praticamente oleosa, piena di alghe e di color verdastro e nel percorso verso la spiaggia ho visto un bagnasciuga super affollato.
Invece vi posso sicuramente dire: ANDATE A ODESSA/ARKADIA PER IL LA VITA NOTTURNA, SHOPPING, PISCINE, MONUMENTI MA ANCHE PER LA VITA MONDANA IN GENERALE!
Arcadia è formata da una stradina stretta e lunga piena di locali, ristoranti, pub, negozi, e discoteche all’aperto che si susseguono l’un l’altro a ritmo di musica! Quando entri ad Arkadia non sembra neanche di essere più in Ucraina e non ha nulla da invidiare ad altri posti simili come Ibiza o Santorini! Arcadia è il luogo ideale per divertirsi fino a tarda notte nelle estati di Odessa: numerosi locali, alcuni anche di pregevole fattura, tanti ragazzi e ragazze pronti a divertirsi e i drink sono abbastanza economici se paragonati al costo in Italia!
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Dopo 3 giorni in questo bellissimo gioiellino del Mar Nero è arrivato il tempo di intraprendere un’avventura nell’avventura: da Odessa (Ucraina) mi trasferirò a Tiraspol nello stato fantasma della Transnistria. Non trascurando sempre il fatto che sarò in viaggio completamente solo e in uno stato non ricosciuto da nessuno, tenterò di raggiungere Tiraspol tra mille vicissitudini e mille pericoli.