Weekend a Odessa (Ucraina) 2015 – Cosa fare, cosa vedere, foto e video
Ci siamo lasciati a Leopoli (Ucraina) …
“Dopo due giorni fantastici a Leopoli .. (Львів in ucraino o Львов in russo) dove ho potuto ammirare una città ricca di monumenti e architetture rinascimentali, barocche, neoclassiche, gotiche e medievali che la fanno assomigliare a Parigi (non per niente vi son stati ambientati anche film come “I tre moschettieri”) vado via da questo posto incantevole e da questa atmosfera mitteleuropea e mi dirigo alla stazione ferroviaria!
Alle 21:31 mi aspetta una cuccetta in prima classe per un viaggio notturno lungo 12 ore che mi porterà al mattino nella “Rimini dell’Ucraina” ovvero la città più importante e più turistica del Mar Nero per il popolo dell’Ucraina: Odessa!“
Dopo 12 ore piene di treno finalmente arrivo ad Odessa! Ho dormito praticamente tutta la notte come un ghiro e adesso mi sento molto carico. La prima classe delle ferrovie ucraine non è per niente male: condividi la cuccetta soltanto con una persona e in linea di massima in queste carrozze non si incontrano persone “strane”.
Il tempo di scendere dal treno, effettuati i soliti patteggiamenti con i tassisti abusivi e con circa 70 grivnie (circa 2,60€) e in 15 minuti di strada finalmente mi trovo presso l’hotel 4 stelle “Vele Rosse” dove pernotterò per i prossimi 3 giorni.
ODESSA
Città eclettica di circa un milione di abitanti mostra subito tutte le sue contraddizioni con i suoi palazzoni del regime comunista in contrapposizione con i palazzi sfarzosi dei primi novecento progettati dai famosi architetti italiani. Il centro storico di Odessa è ben delineato e termina affacciandosi sul porto antico della città, ritenuto il più importante del Mar Nero. Grazie al clima mite e alle grandi spiagge è una rinomata e popolare località di villeggiatura. A Odessa convivono vari stili architettonici: rinascimentali e liberty…le cupole dorate e le case dai colori tenui, creano un suggestivo mix che ha il sempre il suo fascino.
Il sottosuolo cittadino invece è attraversato da tunnel che raggiungono la lunghezza totale di centinaia di chilometri, utilizzati in passato come catacombe o nascondigli per contrabbandieri.
Puoi muoverti comodamente a piedi tra boulevard e palazzi “alla francese”, negozietti e giardini. Odessa è una città in continuo fermento, molto viva e ha quasi raggiunto quegli standard di accoglienza e di comodità tipiche delle capitali europee! Sicuramente il Mar Nero non è una meta molto gettonata per noi italiani ma vi assicuro che se cercate un posto per fare vita mondana, visitare bei posti e spendere poco…quello è il posto giusto per voi! Anche grazie agli Europei di calcio del 2012, hanno portato alla ribalta questo Paese finora piuttosto “sconosciuto”, tanto che proprio questo è stata la spinta ideale per far sì che l’Ucraina iniziasse ad aprirsi alla modernità e quindi al turismo.
Nonostante l’impegno e la voglia di scambi e conoscenze, l’approccio con la gente resta piuttosto difficoltoso. Nelle comunicazioni più semplici con persone sopra i 35/40 anni quasi nessuno parla l’inglese e se lo fanno è in modo piuttosto stentato; per quanto riguarda il commercio, l’euro non è ben accetto se non in rarissimi contesti, per cui occorre cambiare nella moneta locale: la Grivnia ucraina (UAH). Il livello di polizia e controlli in città è molto alto anche per il rischio di eventuali tensioni e manifestazioni che potrebbero insorgere proprio nella città di Odessa divisa a metà tra chi vuole annettersi alla Russia e chi vuole l’Europa.
Cosa vedere
Primorsky Boulevard: è sicuramente il viale alberato più conosciuto della città con lampioni in ferro battuto, deliziose panchine e costeggiato da edifici architettonicamente meravigliosi e ben tenuti.
Passeggiando verso la zona occidentale puoi incontrare Palazzo Vorontsov costruito nel 1826 in stile classico, residenza del conte che da lui prese il nome e che divenne il terzo governatore della città. Bellissimo il colonnato situato sul retro che offre una veduta panoramica della città proprio sul porto.
Al lato opposto, invece, nella parte orientale del viale, è visibile il Municipio riconoscibile per le colonne bianche e rosa che lo caratterizzano e la statua di Pushkin, il grande poeta russo, ricordato come “cittadino di Odessa”.
Scalinata Potemkin: conosciutissima in tutto il mondo in quanto location di uno dei film più famosi nella storia del cinema (La corazzata Potemkin), venne progettata dall’architetto italiano Francesco Boffo e conta 192 scalini. L’effetto ottico che si prova alla sommità è decisamente incredibile: i gradini inferiori, infatti, sono più larghi di quelli posti in cima per cui guardando dall’alto si vedono solo dei tratti orizzontali e non gli scalini che la compongono.
Curiosità:
Almeno per noi italiani questo posto è anche conosciuto grazie al ragionier Ugo Fantozzi e dal suo eroico grido di ribellione “Per me, la corazzata Potiomkin è una cagata pazzesca!” nel film “Il secondo tragico Fantozzi”.
Vulytsya Derybasivska: è la strada più commerciale della città dove puoi perderti tra boutique, ristoranti e caffè di ogni tipo. Molto carino è il Giardino pubblico, una piccola oasi di verde gradita e frequentata soprattutto in estate. Proprio davanti ci sono diverse bancarelle, tappa ideale per ogni turista desideroso di portarsi a casa qualche souvenir locale. Curiosa e insolita è la presenza della “dodicesima sedia”, una scultura in bronzo che ha attratto anche la mia attenzione! Si tratta proprio di una vera e propria sedia, fotografata da tutti, che ricorda la figura misteriosa e protagonista di un romanzo satirico di Ilya Ilf e Yevgeni Petrov, intitolato “Le dodici sedie”, ambientato ad Odessa e dalla trama piuttosto singolare.
Dall’altra parte della strada si trova il Passazh, una galleria con copertura in vetro che presenta un’architettura in stile neorinascimentale. Un piccolo capolavoro d’arte con festoni e particolari scultorei di grande effetto!
Cattedrale della Trasfigurazione (Cattedrale Preobrazhensky) è la più imponente e maestosa della città, che si affaccia sulla verdeggiante piazza Soborna.
Odessa è anche un città d’arte e musei:
Il museo archeologico è stato costituito da E.Blamberg nel XVIII secolo, con il sostegno della Società di Storia e di Antichità di Odessa.
Il Museo di Arte Occidentale e Orientale sito in un palazzo del XIX sec è senza dubbio uno dei più famosi e visitati.
A seguire ecco il Museo Pushkin che è ospitato proprio nella dimora abitata dal poeta durante il suo soggiorno a Odessa e il Museo delle Belle Arti di Odessa che raccoglie una collezione molto interessante di arte russa e ucraina.
Da non perdere, infine, il Teatro dell’Opera e del Balletto, vero simbolo della città e uno dei più bei teatri d’Europa, sede degli spettacoli e della rinomata Compagnia del Balletto di Odessa. Se siete appassionati del balletto o della lirica non posso che consigliarvi di andare in questo magnifico teatro: una struttura di stile classico e tradizionale ma di recentissima costruzione con elaborate decorazioni in oro.
Ad Odessa i musulmani hanno una lunga tradizione. La città è stata costruita sul sito di un antico insediamento Tartaro chiamato Hadzhibey. Se andate a Odessa non potete non visitare questa stupenda moschea Al-Salam.
Shopping e cucina
Tantissimi e vari sono i souvenir che si possono acquistare nei negozi o nelle diverse bancarelle del centro. Dagli oggetti della flotta marittima a quelli in legno, dai tessuti ai ricami più esclusivi ai libri (rigorosamente in lingua russa) alle famose matrioske, dai quadri alle specialità gastronomiche della zona (miele, liquori, caviale, ecc). E per gli amanti dei regali davvero esclusivi e originali, non può mancare la sosta in un atelier che vende … spettacolari esemplari di farfalle vive, ne racconta la storia e le loro particolarissime caratteristiche!
Arcadia e le sue spiagge
Essendo una città di mare, Odessa ha molti chilometri di spiaggia ma la parte più famosa è quella sicuramente di Arkadia. Una zona che la sera diventa il quartiere dei divertimenti con le più famose discoteche dell’Ucraina: una sorta di Ibiza del Mar Nero. Non si può andare a Odessa e non vedere Arkadia! Vi consiglio di prendere un taxi e con poche grivnie a prescindere da dove vi troviate sarete trasportati in questo posto pieno di vita e divertimento con circa 70/80 girvnie pari a 3€ circa.
Faccio una piccola premessa: personalmente vivo in Sicilia e quindi in estate non vado mai a fare una vacanza di solo mare all’estero o in Italia perchè le spiagge e l’acqua cristallina che ho a qualche chilometro di distanza da casa mia sono a dir poco eccezionali! Sono notoriamente sempre molto critico per quanto riguarda ciò … ma … per i miei personalissimi parametri e gusti senza ombra di dubbio posso sicuramente dire: NON ANDATE A ODESSA/ARKADIA PER IL MARE!!
Sarà stato forse che ho beccato la settimana dove l’acqua è molto sporca per via dell’eccessiva presenza di turisti o per altro ma l’acqua è praticamente oleosa, piena di alghe e di color verdastro e nel percorso verso la spiaggia ho visto un bagnasciuga super affollato.
Invece vi posso sicuramente dire: ANDATE A ODESSA/ARKADIA PER IL LA VITA NOTTURNA, SHOPPING, PISCINE, MONUMENTI MA ANCHE PER LA VITA MONDANA IN GENERALE!
Arcadia è formata da una stradina stretta e lunga piena di locali, ristoranti, pub, negozi, e discoteche all’aperto che si susseguono l’un l’altro a ritmo di musica! Quando entri ad Arkadia non sembra neanche di essere più in Ucraina e non ha nulla da invidiare ad altri posti simili come Ibiza o Santorini! Arcadia è il luogo ideale per divertirsi fino a tarda notte nelle estati di Odessa: numerosi locali, alcuni anche di pregevole fattura, tanti ragazzi e ragazze pronti a divertirsi e i drink sono abbastanza economici se paragonati al costo in Italia!
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Dopo 3 giorni in questo bellissimo gioiellino del Mar Nero è arrivato il tempo di intraprendere un’avventura nell’avventura: da Odessa (Ucraina) mi trasferirò a Tiraspol nello stato fantasma della Transnistria. Non trascurando sempre il fatto che sarò in viaggio completamente solo e in uno stato non ricosciuto da nessuno, tenterò di raggiungere Tiraspol tra mille vicissitudini e mille pericoli.
IL VIAGGIO CONTINUA … NEL PROSSIMO ARTICOLO